Ogni tanto ci sentiamo strane e un po' pazze... ma il bello è che guardandosi intorno... poche sono le persone che possiamo considerare normali!!!! Perchè in fondo in una vita frenetica e a volte allucinante...fa bene riderci sopra e sdrammatizzare!!!!
mercoledì 16 settembre 2015
E se avessi una sorella? E se fossi stata adottata? Io... come reagirei....?
Quest'estate ho letto una storia molto triste di due ragazze, ciascuna delle quali aveva una situazione famigliare particolare.
Silvia, la prima aveva scoperto di essere adottata ed era entrata profondamente in crisi perchè quella in cui viveva non era la sua famiglia.
Elisa, era una figlia illegittima e non voleva comunicare ai suoi fratelli biologici di essere la loro sorella perchè non voleva sconvolgere la loro vita, non voleva rovinare l'immagine che loro avevano del padre morto.
Due vite strane, ognuna con la propria particolarità ma entrambe accomunate dal bisogno, per sè stessi o per gli altri, della stabilità della figura famigliare.
Non sono uno psicologo, per cui non tenterò di spiegare quello che le due ragazze hanno potuto provare. Ma posso dire che reazione questi racconti hanno suscitato in me....
... e se fossi stata adottata? Il pensiero di essere stata scambiata nella culla l'ho avuto ogni tanto (il fatto che non assomiglio per nulla ai miei genitori mentre le mie amiche sono molto simili ai loro genitori o fratelli è stato il fattore scatenante, fino a quanto non ho visto una foto delle mie zie e di mia nonna da giovane... non ci sono dubbi.. nessuno scambio di culla!). Ma questo non ha suscitato in me alcun turbamento per non vivere con la mia famiglia. Perchè non credo nella famiglia come mero materiale genetico che viene tramandato. I cromosomi sono importanti ma oltre che a determinare come fisicamente siamo non fanno altro. Chi ci forma per quello che siamo è la famiglia in cui viviamo e che accettiamo per tale (dove accettiamo è un eufemismo per amiamo con tutto il cuore). E io non solo ho accettato la mia famiglia, ma l'ho anche scelta. Perchè anche se non siamo la famiglia del mulino bianco... siamo la famiglia che io voglio. E che non cambierei mai. Mi farebbe male il fatto di apprendere una notizia del genere ormai da molto adulta ma capirei le motivazioni (dicasi paura) che spingono un genitore a non affrontare certi temi. Sarei curiosa su chi possa essere la mia famiglia biologica. Avrei paura di sapere perchè mi abbiano abbandonata. Vorrei capire perchè i miei genitori non abbiano parlato prima. Ma non rinnegherei la mia Famiglia, anzi vorrei cercare le mie origini proprio con loro, perchè è questo che devono fare i genitori a mio avviso: aiutarti a crescere a dispetto di quanto questo possa fare male a loro, perchè se non si comportano così i così chiamati "genitori" non sono altro che delle persone egoiste. Forse non è quello che fanno tutti i genitori, ma di sicuro è quello che mi hanno insegnato la mia mamma e il mio papà, che, nonostante i loro cento difetti e i miei mille difetti, hanno sempre messo me al primo posto a dispetto loro.
...e se non fossi figlia unica? Non so che reazioni hanno le persone normali a questo dubbio. Io l'ho chiesto ai miei genitori...
Mamma... ma tu hai avuto altri figli di cui non sono a conoscenza?
No. Un solo cesario ho fatto e nessun parto naturale. Tu non eri un parto gemellare, per cui direi di no
Papilli, ti faccio una domanda seria. Non mi arrabbio, ma mi prometti che mi rispondi sinceramente anche se non mi piacerebbe?
Si. Parla
Ma...non è che per caso io ho in giro un fratello o una sorella o più di uno?
Si...2.
Papi, scusa??????
Si, Carlo ha 2 fratelli
NO!!! Papi!!! Chi se ne frega di Carlo. Io, tua figlia...
Ah...no. Nessuno, almeno non che io sappia
E se le risposte fossero state differenti? Delusione per non averlo saputo prima. Rabbia perchè detesto essere figlia unica e ho sempre sognato di avere un fratello e una sorella e non sarebbe giusto ne per me ne per loro crescere soli e non come una famiglia. Curiosità per conoscere qualcuno che è sangue del mio sangue. Curiosità per capire i motivi che hanno spinto qualcuno ad abbandonare i propri figli volontariamente.
Ma a differenza di Elisa, penso che scoprire la verità non modificherebbe la stima che ho dei miei genitori. Perchè siamo tutti umani. Sbagliamo. Ci sono sbagli per cui si può soprassedere. E sbagli...semplicemente non perdonabile. E rifiutare un figlio è uno di questi (che persona di merda sei se non hai il coraggio delle tue azioni? Hai messo al mondo un figlio. Lui non ha colpe, nasce innocente. Ma se lo rifiuti lo rovinerai per sempre, soprattutto se ne è a conoscenza, come potrà crescere con un minimo di autostima?). No. Non è vero.
Se mia madre avesse dato in adozione un figlio sarebbe stato per qualcosa veramente di grosso (ha rinunciato a un lavoro pieno di responsabilità e che la faceva sentire realizzata per me, rinunciare a un figlio per lei? Impensabile), vorrei capire. Mi correggo, vorrei capirla ed aiutarla.
Ma se mio padre volontariamente non avesse riconosciuto un figlio, lo metterei in dubbio come uomo perchè sarebbe solo un quaquaraquà. Mi dispiacerebbe per lui. E per il bambino abbandonato. Mi sentirei in colpa per il privilegio di essere cresciuta con il mio papà al fianco, mentre lui no. Mio padre ci perderebbe tantissimo ai miei occhi come uomo. Ma resterebbe sempre il mio Papilli, perchè il rapporto padre e figlia è a 2, solo io e lui e questo non si può cambiare.
Sta di fatto che se fossi la sorella di Elisa vorrei sapere della sua esistenza e la vorrei nella mia vita, per la felicità di tutte e due. Per farle capire che....non è colpa sua. E non è colpa mia. Vorrei vedere la faccia di mia sorella, magari saremmo talmente simili che entrando nello stesso bar le persone penserebbero di vedere la stessa persona due volte. Io l'accetterei. Ma capisco la paura di Elisa di non volere intaccare la vita di qualcun altro (e la paura delle possibili reazioni che potrebbero ferire più profondamente di un coltello).
Ma più che altro vorrei che mio padre mi dicesse la verità, perchè avermi mentito guardandomi in faccia intaccherebbe non solo la sua immagine di uomo ma anche di papà. Perchè potrei accettare il pensiero che mio padre abbia un'altra famiglia (tutti nella vita abbiamo fatto qualcosa di sbagliato, è umano). Ma non che chi amo che mi menta guardandomi negli occhi. Un errore ci rende umani e incasinati, la perdita di fiducia ci rende semplicemente degli estranei.
Ma grazie al cielo non sono ne Silvia, ne Elisa. Ma ovunque esse siano...volevo solo dire...che chiunque abbia superato indenne delle situazioni particolari come le loro nasconde dentro una forza immensa anche se forse loro...nemmeno se ne rendono conto.
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