Ogni tanto ci sentiamo strane e un po' pazze... ma il bello è che guardandosi intorno... poche sono le persone che possiamo considerare normali!!!! Perchè in fondo in una vita frenetica e a volte allucinante...fa bene riderci sopra e sdrammatizzare!!!!
venerdì 28 agosto 2015
E dopo il tallone d'Achille...la caviglia di Elena
Ognuno ha il proprio punto debole, e il mio è indubbiamente la mia caviglia sinistra.Perchè puntualmente, a tre anni dall'ultimo gesso...caddi rovinosamente e super distorsione e gesso per 18 giorni. Questa è la versione breve...ma ecco come è andata nel dettaglio.
I segnali che ho ignorato....
I primi presagi dell'imminente dramma sono stati piuttosto chiari.
1. il non vedente che tenta di azzopparmi con me che basita guardavo questo diabolico bastone allungarsi e finire tra i miei piedi in movimento e...pum!!!! eccomi per terra stranamente illesa (a 2 mesi dal dramma)
2. la gara organizzata da noi in cui tutti gli arcieri erano incolumi a parte quella sfigata che si occupa di accettazione e classifica che nel vendere i biglietti della lotteria mette male il piede e...crack!!! la caviglia cede e deve chiedere del ghiaccio secco all'ambulanza dicendo "Dai Presi, almeno non abbiamo pagato per nulla l'ambulanza quest'anno!" (a un mese dal dramma)
Il fatto
Eccomi li, a un giorno dalla partenza per il mare. Che ovviamente alle 11 di sera decido di andare a trovare un'amica (tanto la cena precedente era finita...la valigia pronta...un giretto a Bergamo non mi ucciderà mica.... SBAGLIATO!!!!!!!!!!!!!!!!). Stranamente in tiro: taccho 10, magliettina grintosa, jeans stretti, pettinata. Super fiera di me (una volta tanto) parcheggio e sto per entrare a casa della mia amica che...Spum!!! (censurati i miei epiteti) cado come un salame per una buca nel terreno. Mi alzo al volo...ok, non mi ha vista nessuna. Entro in casa della mia amica e come una stoica mi metto a dialogare con la gente che aveva a cena. Faccio finta di nulla e ignoro il dolore lancinante alla caviglia. Fino a quando...non riesco più a dire frasi di senso compiuto (non che io di solito ci riesca, ma almeno ci provo...).
"Vale...mi sa che vado al pronto soccorso ora.."
"NO ELE! Non se ne parla... ora togliamo i tacchi (perchè non si tolgono mai i tacchi se non in casi estremi), ti porto un paio di ciabatte, facciamo alzare X e andiamo al pronto soccorso insieme. Ah..intanto ti porto le stampelle!" (Ovviamente chi non ha in casa un paio di stampelle, nella sfortuna un po' di fortuna almeno...)
E fu così che Mr X, come un Principe Azzurro (non per affinità, ma solo per la maglia azzurra e per la macchina bianca) incurante del vino appena bevuto ci accompagna al pronto soccorso. Ci mancavo solo essere fermati dalla Polizzia, con annesso ritiro della patente ed eravamo a cavallo!!!
Il giorno dopo
Ovviamente di notte l'ortopedico non c'è, e così il giorno successivo rieccomi in ospedale per un consulto...GESSO per 18 Giorni! Con il commento dell'ortopedico "Beh, la caviglia è veramente conciata male...guarda quante belle fratture vecchie e non del tutto sistemate (ma dai, come se non lo sapessi). Ora devi stare a riposo per almeno 18 Giorni (ma non sono un po' troppi 18 giorni per una distorsione io...) No, non puoi andare al mare oggi, direi che è evidente (sigh sigh sigh). Riposati e ci vediamo il mese prossimo".
La convalescenza
Per la prima volta in vita mia...posso dire che non vedo l'ora di andare al lavoro. Ma almeno a dispetto delle scorse distorsioni
- l'ho presa con filosofia... ho pianto come una disperata solo per il primo giorno....(facciamo progressi, la prossima volta nemmeno quello)
- ogni giorno faccio qualcosa di diverso... tv, internet, blog, lettura, colorare (ok, dato che non so fare la maglia e ho finito le cose da fare seduta, mi sa che dovrò ricominciare da capo il giro)
- tutti i giorni c'è qualcuno che sdrammatizza "beh, era da un po' che non ti vedevo con il gesso, ti mancava?" "Calma e Gesso" "Dai il gesso fa risaltare il colore dello smalto", ma la migliore è "No, dai Ele, mi hai mandato una foto vecchia in cui avevi il gesso per fare uno scherzo..."
- ho finalmente imparato a farmi le punture di eparina senza avere la pancia piena di lividi (ora non sembro un puffo ma solo una che ha avuto un incontro molto ravvicinato con un porcospino....)
Ma soprattutto, ho imparato a riderci sopra. Perchè anche se mi incazzo non ci posso fare nulla.
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