"Come va Ele?.... Scusa.. che domanda del cazzo che ti ho fatto... Scusa...non so cosa dire in questi momenti. Perchè io non sono da frasi di circostanza. E qualsiasi cosa ti direi insulterei la tua intelligenza. E poi una frase passerà, con il tempo il dolore passerà mi sembra una presa in giro e non potrei che farti arrabbiare"
Eccole le parole vere e sincere che riscuotono il mio apprezzamento.
Perchè come cazzo volete che stia? "Bene" è la mia risposta di circostanza alla domanda che tutti mi fanno "Come stai...?"
Perchè è questo che la gente si aspetta quando emette questa frase di circostanza. Che tu stia meglio, che ti stia riprendendo. E da me che io sia forte e pronta a gestire la situazione.
Ma... colpo di scena... non lo sono!
Sono stanca... sono triste.... sono incazzata... sono triste.
Per una maniaca del controllo come me e che ama nascondere le proprie emozioni agli occhi di tutti, questo è stato il periodo peggiore della mia vita. Ecco come mi sento.
Impotente. Vedere morire una persona che ami e non poter fare nulla. Solo attendere ed essere presente per goderti i momenti che puoi, nel bene e nel male. E tu non puoi fare nulla. E non riesci a fare nulla, nemmeno pregare perchè tu sei nulla, non puoi nulla. Solo soffrire e sorridere per il tempo concesso...
Frastornata. Perchè tutto è successo troppo in fretta. Forse è un bene, ma io non ho avuto il tempo di accettare la cosa. E ancora non mi sembra vero, spero ancora sia un lungo e infinito incubo da cui mi sveglierò presto....
Stanca. Ho corso.. corso... mi sono fatta in quattro per trovare le forze per esserci quando serviva e quando dovevo, raschiando il fondo del barile e ancora più in fondo, sempre più un fondo per trovare le forze. E poi... tutto è finito. Ma no... le forze servono ancora di più per tutta la burocrazia e affini... e continui a raschiare, sempre più in fondo... senza renderti conto che hai scavato talmente tanto che hai trovato l'acqua e la tua buca si sta riempiendo con te dentro. Ma devi andare avanti a scavare... Sperando arrivi presto il giorno in cui potersi fermare... respirare e recuperare le energie...
Fragile. Perchè lo sono e mi sento fragile. Vorrei solo che tutto il mondo mi permettesse di esserlo. Senza rompere in coglioni. Senza aspettarmi da me che io sia forte e reagisca. Perchè si, sono forte, ma ora ho bisogno di stare nella mia fragilità e debolezza.
Arrabbiata. Sono incazzata con la vita, con il 2017 con tutti. Ho una tale rabbia dentro che potrei esplodere. Sono arrabbiata con te perchè non mi hai aspettato. Non mi hai dato l'ultimo bacio e l'ultima carezza. Perchè mi hai lasciato sola. Perchè non mi hai detto addio. Perchè non mi hai permesso di esserti accanto negli ultimi momenti e tenerti stretta la mano e sussurrarti "Papi, ti voglio bene, andrà tutto bene ora..." Arrabbiata con Dio perchè ti ha preso con se. E perchè poteva risparmiarti le batoste di questo fottutissimo 2017. Arrabbiata con me stessa perchè ti ho lasciato morire da solo. E perchè non sono stata la figlia che tu meritavi e volevi, e quando lo sono diventata non potevo comunque cancellare il passato. Arrabbiata con il mondo. Perchè va avanti come se non fosse successo nulla. E non capisce che uomo straordinario ha perso. Arrabbiata con la vita perchè va avanti lo stesso.
Triste. Per me, perchè mi manchi. Ma la mia tristezza è dettata dal mio profondo egoismo: ti avrei voluto sempre accanto a me, per me tu eri immortale. Perchè tutto quello che volevo per i miei 35 anni erano le tue coccole, un abbraccio e perchè no, un'altra bastonata a tre sette...mangiare cinese con te davanti a del buon vino, ascoltando Pierangelo Bertoli.
Sollevata Che tu abbia smesso di soffrire e che possa essere finalmente in pace. Di non dover dormire con il telefono con la suoneria al massimo accanto a me per paura di non sentire una chiamata notturna.
Vuota. Perchè una parte di me se ne è andata. E fino a quando la tristezza non avrà fatto il suo lavoro non potrò non ricordarmi di te senza sentire una coltellata allo stomaco che mi zittisce.
Quindi al prossimo che mi chiederà "Come Stai?" Non potrò che rispondere "Bene, grazie"
Tanto... chi veramente mi vuole bene e mi conosce non me lo chiede. Ma mi guarda in faccia e mi abbraccia e mi sopporta anche in questi momenti...
Nessun commento:
Posta un commento