Dopo mesi di silenzio pensavo che la mia "amica di lettere" avesse smesso di abbandonare le sue lettere sul treno. E invece inaspettatamente ecco che trovo una nuova missiva: e con stupore mi accorgo che è della stessa donna delle precedenti. Non so quante lettere non ho visto in questi mesi e quanto della sua vita io mi sia persa, ma queste lettera è totalmente differente dalle altre: parla di rabbia e paura, in cui si nasconde una grande voglia di rimettersi in gioco, di ricominciare e nel contempo il terrore di poterlo fare.
Ti odio. E mi odio per il sentimento che provo per te, perchè nonostante tutto qualcosa provo ancora. Anche se pensandoci bene non odio te come persona, non ne vali la pena. Odio come mi hai fatta sentire. Usata, umiliata. Ma soprattutto... perchè hai infranto i miei sogni e le mie speranze. Per la prima volta in vita mia io ci credevo. Credevo in te, nella persona che eri e in quello che saremmo potuti essere insieme. E vedevo un noi reale e realizzabile. E tu hai alimentato le mie speranze.
Ma poi te ne sei andato. E in quel momento hai portato con te i miei sogni e hai creato una frattura nel mio cuore che fatica a guarire. Forse si è anche rimarginata, ma la cicatrice non si può cancellare. E con essa resta la paura. Paura di rimettersi in gioco. Di innamorarsi ancora. Di essere ferita. Di riporre la propria fiducia nella persona sbagliata. Di essere tradita. Di non poter superare l'ennesimo cuore infranto. [...]
E così mi ritrovo in treno a pensare alla paura di essere ferita di nuovo; sentimento che almeno una volta nella vita la gente prova. Ma che indubbiamente non deve bloccare le persone dal vivere la propria vita (non sarebbe giusto), perchè la paura è una percezione di pericolo (sia esso reale o presunto) che è fondamentalmente dominata dall'istinto (e sottolineo istinto e non ragione). Per tale motivo non ci si può imporre razionalmente di non mettersi in gioco, perchè anche se la testa ci dice una cosa, sarà il nostro istinto (nel mio caso il mio stomaco) a dirci che strada percorrere. E se il traguardo sarà una nuova cicatrice allora si metterà un cerotto e si attenderà la guarigione.
Quando arriverà...? Quando sarà il momento giusto
Come ci si deve comportare...? Assolutamente seguire l'istinto e ricercare cosa ti faccia stare bene
E se l'istinto fallisse...? Mi piacciono le cicatrici: rendono uniche le persone
E dopo che il cuore avrà una nuova ferita...? Si aspetta che guarisca... fino alla prossima volta...
E che cosa ci guadagno...? La consapevolezza di saper amare. Perchè in fondo a volte non è importante la destinazione, ma il viaggio. E il nostro passato (sia esso bello o brutto) ci ha permesso di essere la persona che vediamo davanti allo specchio
Conserva l'amore nel tuo cuore. Una vita senza amore è come un giardino senza sole dove i fiori sono morti. (O. Wilde)
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