lunedì 6 gennaio 2014

leggi nel pensiero?...no...osservo.


Vedere: percepire con l'occhio
Guardare: fissare, rivolgere lo sguardo su una persona o su una cosa
Osservare: guardare con attenzione, esaminare con cura

Questa sera mi è stato chiesto se sapessi leggere nel pensiero. E ho risposto la cosa più semplice: mi limito a osservare le persone che mi stanno attorno.
L'italiano, lingua complessa e macchiavellica, ha differenti espressioni per definire quello che si può fare con il senso della vista, ma non sono sinonimi, sono sfumature differenti per indicare come effettivamente possiamo utilizzare solo uno dei 5 sensi e come possiamo ampliarne l'effetto utilizzando quello che ci rende umani: l'empatia.

Tutti noi vediamo le persone (le percepiamo come realtà) ma non sempre le guardiamo veramente, ponendo attenzione, ci limitiamo a uno sguardo distratto (ok...se l'oggetto è carino magari più di un attimo) e poi passiamo lo sguardo oltre. In questo modo possiamo fare attenzione (se e quando ci riusciamo) a come una persona è vestita o è pettinata, ma non riusciamo a scorgere altro.
Io personalmente non amo vedere le persone, preferisco guardarle. E in alcuni casi osservarle. Semplicemente perchè solo guardando attentamente qualcosa riesci a percepire quello che c'è oltre le apparenze, noti i piccoli gesti che ti rivelano quello che una persona non dice, a volte volontariamente a volte involontariamente. E ti trovi a osservare la magia delle emozioni che si susseguono su chi ti sta intorno, a notare il cambiamento di tono nella voce, nello sguardo...
Ed è li che veramente capisci chi sta fingendo, chi ha messo una maschera, perchè nel momento in cui l'autocontrollo inizia a cedere in una frazione impercettibile lo sguardo cambia, perchè non ci sono maschere che tengono... lo sguardo non si cela.
In questi giorni mi è capitato di vedere un'amica che sorrideva, sembrava felice ma guardandola veramente negli occhi e ascoltando i suoi silenzi mostrava tutto il dolore e i sogni infranti che portava dentro. Un'altra semplicemente che non parla e in silenzio guarda la tv (parliamone, niente di veramente interessante per una donna dato che era un programma di macchine su D-MAX!!!) per nascondere le proprie paure e insicurezze nascondendo due occhi lievemente arrossati che non potevano di certo essere imputati a una giornata in piscina. Un'altra che ti lascia parlare e ti ascolta guardandoti dritta negli occhi evitando di giudicarti per quello che stai dicendo e nel suo sguardo capisci le mille parole che vorrebbe dirti e che non c'è bisogno che dica.
Non si tratta di magia o altro, solo voglia di capire chi ti sta attorno...

Una persona anni fa mi ha raccontato di aver fatto corsi appositi per osservare le persone e capire come prendere e poterle aggirare per assecondare i proprio fini e per trarne vantaggio. Mi ha detto che avrei potuto migliorare con questi corsi, ma forse non siamo mai andati nella medesima direzione (non a caso mi è entrato nella testa e ha potuto fare di me la sua marionetta). Dopo aver compreso il potere che gli avevo permesso di avere, ho capito che osservare gli altri è importante. Da una parte perchè per me è diventato quasi una forma di difesa per capire chi può farmi male (tanto poi...te lo fa lo stesso) ed essere un po' meno vulnerabile (cazzata!!!! capisci i punte deboli di chi ti sta di fronte... ma se sei come me... più che usarli a tua difesa ti ci aggrappi e nel difenderli porgi il fianco all'avversario... quindi.. diciamo che come difesa potrebbe essere valida, in mani di qualcun altro). Ma soprattutto è utile per creare un legame, anche se a volte effimero, con chi ci sta intorno, per entrare in sintonia con loro, insomma: essere un po' empatiche.

Un amico dopo avergli chiesto di stare vicino a una persona che non sta vivendo un periodo facile della sua vita mi ha chiesto "istruzioni per osservare gli altri". Non saprei da che parte iniziare, se non consigliandogli di trovare la voglia e l'interesse di vedere veramente cosa ci sta dietro le mille maschere che una persona porta. Ma forse guardare oltre le maschere altrui è più facile per chi sa ogni giorno la maschera che indosserà e forse ogni tanto... vorrebbe che fosse semplice per chi le sta attorno guardare oltre la maschera, ma tanti si limitano a vedere la maschera anche se per fortuna attorno ci sono persone che hanno osservato il mio vero volto e, mi stupisco io stessa della cosa, sanno sempre ritrovarlo e apprezzarlo dietro a ogni maschera indossata.

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