mercoledì 23 ottobre 2013

...semplice come un ricordo...

Scrivendo degli amici non posso non postare una nota di Facebook del lontano marzo 2009 che parla di un Amico unico e insostituibile. Anche se anche lui un po' pazzoide lo era... e forse sono ancora più pazza di lui se ancora adesso a distanza di anni continuo a farmi condizionare da lui e dai suoi consigli: Sotto...segui sempre il tuo cuore che non sbagli mai. Un paio di obiezioni da farti ce le avrei...ma come mi dice la mia super Amica: Inutile farti ragionare, di tutte le cose che ti ha detto lui e che ti hanno detto nel corso della tua vita, proprio su questa ti devi sempre accanirti?



…purtroppo le persone che ci vogliono bene non sempre ci accompagnano lungo tutto il nostro cammino… e il tempo a nostra disposizione per gioire della loro compagnia a volte è limitato e troppo breve… e noi spesso non abbiamo l’intelligenza di approfittare di tali momenti….

Non so perché scrivo proprio ora e dopo un anno e mezzo… non so perché proprio qua… ma sono pronta a salutarti… ad accettare che tu non ci sei più… solo ora sono pronta a parlare di te… a guardare i tuoi pezzi… ad ascoltare la canzone che ascoltavo dopo che te ne sei andato con le lacrime agli occhi senza piangere tropo….

Finalmente posso accettare che tu sei stato una persona importante per me: un grande amico, nonostante non ci vedessimo spesso, ma ogni volta era come se ci fossimo visti il giorno prima. Sono sempre stata un po’ invidiosa della tua vita così diversa dalla mia, così attiva, così viva. Ma non tutto è stato bello come pensavo. La vita non è stata buona e semplice per te: tantissime mazzate tra i denti che hai sempre sopportato a spalle alte… fino alla fine… con tanta fede e determinazione, convinto che tutto si sarebbe sistemato e con la promessa di vederci dopo le ferie per una birretta… e sto ancora aspettando…

In questi due anni mi sono tormentata per l’ultima volta che ci siamo visti. Sono stata una fifona, mentre tu affrontavi il momento più brutto della tua vita a testa alta io avevo paura: paura di rivederti e paura che non ti avrei più visto!!! E non mi dimenticherò mai quella sera. Anche se vorrei con tutta me stessa dimenticarmi quella tua immagine così diversa da te, e ricordarti come la prima volta che ti ho visto: jeans con il cavallo alle ginocchia, felpa con il cappuccio alzato e lettore cd alle orecchie, con quel sorriso di sfida e beffardo. È stata amicizia a prima vista: ho sempre saputo che eri una bella persona e che saremmo diventati amici. Mai giudizio più azzeccato. Ma purtroppo non sono stata capace di esserti vicina fino alla fine. Non l'ho fatto per paura di far arrabbiare chi era accanto a me e non riusciva a capire la nostra amicizia. E solo ora ho capito che l’unica persona da incolpare sono io… avrei dovuto far capire come mi sono sentita persa quando tu non ci sei più stato e come mi sono sentita terrorizzata al pensiero di doverti salutare per l’ultima volta. E così terrorizzata non l’ho fatto. Non sono tornata per salutarti. Non ce l’ho fatta. Ho fatto finta di nulla: non sono riuscita a piangere, non volevo crederci, non potevo…e ho preso e sono uscita, scappata da quella notizia.
Ma dopo due anni di tristezza e sensi di colpa, posso finalmente dirti addio. Come dice un amico: gli amici restano… e per me resterai sempre: ti voglio bene e te ne vorrò sempre, per me sei stato un punto fermo, e continui ad esserlo: la tua forza mi ha colpito e vorrei tanto averne almeno una piccola parte….

Per te ho litigato con chi non capiva il motivo per cui ho sempre mantenuto il segreto di ciò che mi hai raccontato, soprattutto nell’ultimo periodo. E lo rifarei mille volte… Avrei voluto esserti più vicina… avrei voluto capirti di più… ma soprattutto vorrei tanto aver avuto più tempo per parlare con te… ma purtroppo certi desideri non si avvereranno mai…

Mi manchi Nero….
Sotto

E’ per te questo bacio nel vento,
te lo manderò lì con almeno altri cento.
E’ per te, forse non sarà molto,
la tua storia, lo so, meritava più ascolto
e magari, chissà, se io avessi saputo,
t’avrei dato un aiuto.
Ma che importa oramai, ora che…

Puoi prendere per la coda una cometa
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che non doveva andar così,
solo che tutti ora siamo un po’ più soli qui.

E’ per te questo fiore che ho scelto,
te lo lascerò lì sotto un cielo coperto.
Mentre guardo lassù, sta passando novembre
e tu hai vent’anni per sempre. Ora che…

Puoi prendere per la coda una cometa
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai… non trovavi mai…
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che non doveva andar così,
solo che tutti ora siamo un po’ più soli…
tutti ora siamo un po’ più soli qui…
è per te.

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