mercoledì 23 ottobre 2013

Lo Zen e il tiro con l'arco...un po' a modo mio


Quando parlo con qualcuno e dico che tiro con l'arco mi guardano male, chiedono se tiro come quelli che hanno vinto le Olimpiadi. NOOOOOOO!!!!!!!!!!! Tiro in mezzo ai boschi e alle sagome degli animali! E a quel punto vedi lo sguardo di ribrezzo e la gente ti dice poveri animali: come fai? non ti facevo così cattiva! La risposta possibile è solo una: ma mi dici come faccio a fare male a una sagoma di poliuretano?!?!?!?!?!? Dopo questa rispostina gentile la gente inizia a capire che non sono una pazza che vaga per i boschi a uccidere animali innocenti (ma sulla pazza il dubbio resta...conoscendomi un motivo qualsiasi lo si potrebbe trovare...)ed inizia ad essere curiosa.
Ma come si può spiegare quello che provi quando fai uno sport che ami?
Le cose magiche dell'arco sono molteplici: ti spinge a non andare gobba e raddrizzare le spalle, passi un sacco di tempo nella natura, ti permette di costruirti le frecce di tanti colori, ti fa conoscere gente vera e soprattutto ti svuota la mente.

Circondata dalla natura ti trovi in una lotta non con qualcuno, ma con te stesso. Perchè l'arco è perfetto, non sbaglia. Sbagli TU. O meglio non commetti errori (a meno che sbagli qualche punto fondamentale della tecnica allora ahimè si torna al corso base, basta avere pazienza e credere che riuscirai a migliorare, anche se io personalmente continuo a ripassare dal via ma delle 20.000£ non vedo nemmeno l'ombra!!!!!!!), non trovi il tuo equilibrio. A mio avviso l'errore più grande è quello di non trovare il tuo equilibrio, non riuscire a sentirlo. Perchè il gioco è tutto li. Non pensare a prendere il bersaglio e fare punti (questo comporta un unico risultato: nessun punto e tanta rabbia), non pensare ai problemi lavorativi (personalmente penso che non siamo assassini, per cui visualizzare la faccia di qualcuno riesce solo a farti arrabbiare e a creare sensi di colpa che ti fanno sbagliare), non pensare ai problemi a casa o fuori (se vai in un bosco vai per distrarti...e quindi perchè continui a pensare ai problemi...perche?!!?!??!?!). NON PENSARE. DEVI SENTIRE l'affinità tra te e il tuo arco, tra lui e il tuo braccio come se fosse una parte di te, un'estensione del tuo corpo o meglio della tua mente. E nel momento stesso in cui ti senti bene, lasciare che la freccia scocchi il suo volo e i nell'istante in cui la vedi volare dimentichi tutto.
Poi ognuno ha il suo metodo e le sue tecniche. Ultimamente ho scoperto che per svuotare la mente e tirare meno peggio del solito posso fare solo una cosa: RIDERE. Non per una barzelletta o qualcosa di buffo. Ma semplicemente perchè è bello ridere e poi continuare a sorridere. Se ridi e sorridi veramente non pensi più a nulla di negativo, sdrammatizzi e affronti un sacco di cose senza che ti pesino. E anche perchè se non prendi manco una sagoma o quasi, che senso ha arrabbiarti? Resto dell'idea che è molto meglio sdrammatizzare e farsi una bella risata perchè con una buona dose di autoironia magari non riesci a migliorarti la giornata e svuotarti la mente ma se riesci anche solo a fare sorridere le persone che stanno tirando con te forse hai trovato una risposta alla domanda che ti affligge da quando ti sei svegliata: ma perchè cavolo sono così folle da essere in giro la domenica mattina ad un orario in cui non trovi in giro nessuno a meno delle nonnine che vanno alla prima messa dispobile?!?!?!!?

Beh.. e se la gente non crede a me e alle mie sensazioni, vediamo se si convince con le parole di un filosofo tedesco...

Il tiro con l'arco non mira in nessun caso a conseguire qualcosa d'esterno, con arco e freccia, ma d'interno e con se stesso. Arco e freccia sono per così dire solo un pretesto per qualcosa che potrebbe accadere anche senza di essi, solo la via verso una meta, non la meta stessa, solo supporti per il salto ultimo e decisivo.

Eugen Herrigel, Lo Zen e il tiro con l'arco, 1948

...semplice come un ricordo...

Scrivendo degli amici non posso non postare una nota di Facebook del lontano marzo 2009 che parla di un Amico unico e insostituibile. Anche se anche lui un po' pazzoide lo era... e forse sono ancora più pazza di lui se ancora adesso a distanza di anni continuo a farmi condizionare da lui e dai suoi consigli: Sotto...segui sempre il tuo cuore che non sbagli mai. Un paio di obiezioni da farti ce le avrei...ma come mi dice la mia super Amica: Inutile farti ragionare, di tutte le cose che ti ha detto lui e che ti hanno detto nel corso della tua vita, proprio su questa ti devi sempre accanirti?



…purtroppo le persone che ci vogliono bene non sempre ci accompagnano lungo tutto il nostro cammino… e il tempo a nostra disposizione per gioire della loro compagnia a volte è limitato e troppo breve… e noi spesso non abbiamo l’intelligenza di approfittare di tali momenti….

Non so perché scrivo proprio ora e dopo un anno e mezzo… non so perché proprio qua… ma sono pronta a salutarti… ad accettare che tu non ci sei più… solo ora sono pronta a parlare di te… a guardare i tuoi pezzi… ad ascoltare la canzone che ascoltavo dopo che te ne sei andato con le lacrime agli occhi senza piangere tropo….

Finalmente posso accettare che tu sei stato una persona importante per me: un grande amico, nonostante non ci vedessimo spesso, ma ogni volta era come se ci fossimo visti il giorno prima. Sono sempre stata un po’ invidiosa della tua vita così diversa dalla mia, così attiva, così viva. Ma non tutto è stato bello come pensavo. La vita non è stata buona e semplice per te: tantissime mazzate tra i denti che hai sempre sopportato a spalle alte… fino alla fine… con tanta fede e determinazione, convinto che tutto si sarebbe sistemato e con la promessa di vederci dopo le ferie per una birretta… e sto ancora aspettando…

In questi due anni mi sono tormentata per l’ultima volta che ci siamo visti. Sono stata una fifona, mentre tu affrontavi il momento più brutto della tua vita a testa alta io avevo paura: paura di rivederti e paura che non ti avrei più visto!!! E non mi dimenticherò mai quella sera. Anche se vorrei con tutta me stessa dimenticarmi quella tua immagine così diversa da te, e ricordarti come la prima volta che ti ho visto: jeans con il cavallo alle ginocchia, felpa con il cappuccio alzato e lettore cd alle orecchie, con quel sorriso di sfida e beffardo. È stata amicizia a prima vista: ho sempre saputo che eri una bella persona e che saremmo diventati amici. Mai giudizio più azzeccato. Ma purtroppo non sono stata capace di esserti vicina fino alla fine. Non l'ho fatto per paura di far arrabbiare chi era accanto a me e non riusciva a capire la nostra amicizia. E solo ora ho capito che l’unica persona da incolpare sono io… avrei dovuto far capire come mi sono sentita persa quando tu non ci sei più stato e come mi sono sentita terrorizzata al pensiero di doverti salutare per l’ultima volta. E così terrorizzata non l’ho fatto. Non sono tornata per salutarti. Non ce l’ho fatta. Ho fatto finta di nulla: non sono riuscita a piangere, non volevo crederci, non potevo…e ho preso e sono uscita, scappata da quella notizia.
Ma dopo due anni di tristezza e sensi di colpa, posso finalmente dirti addio. Come dice un amico: gli amici restano… e per me resterai sempre: ti voglio bene e te ne vorrò sempre, per me sei stato un punto fermo, e continui ad esserlo: la tua forza mi ha colpito e vorrei tanto averne almeno una piccola parte….

Per te ho litigato con chi non capiva il motivo per cui ho sempre mantenuto il segreto di ciò che mi hai raccontato, soprattutto nell’ultimo periodo. E lo rifarei mille volte… Avrei voluto esserti più vicina… avrei voluto capirti di più… ma soprattutto vorrei tanto aver avuto più tempo per parlare con te… ma purtroppo certi desideri non si avvereranno mai…

Mi manchi Nero….
Sotto

E’ per te questo bacio nel vento,
te lo manderò lì con almeno altri cento.
E’ per te, forse non sarà molto,
la tua storia, lo so, meritava più ascolto
e magari, chissà, se io avessi saputo,
t’avrei dato un aiuto.
Ma che importa oramai, ora che…

Puoi prendere per la coda una cometa
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che non doveva andar così,
solo che tutti ora siamo un po’ più soli qui.

E’ per te questo fiore che ho scelto,
te lo lascerò lì sotto un cielo coperto.
Mentre guardo lassù, sta passando novembre
e tu hai vent’anni per sempre. Ora che…

Puoi prendere per la coda una cometa
e girando per l’universo te ne vai,
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai… non trovavi mai…
puoi raggiungere, forse adesso, la tua meta,
quel mondo diverso che non trovavi mai.
Solo che non doveva andar così,
solo che tutti ora siamo un po’ più soli…
tutti ora siamo un po’ più soli qui…
è per te.

martedì 22 ottobre 2013

le mie anime gemelle

Non ridete, ma forse siamo noi le anime gemelle l'una dell'altra. Lasciamo che gli uomini siano solo quegli straordinari ragazzi carini con i quali divertirsi








Diciamocela tutta, nella nostra vita l'amicizia è fondamentale, almeno nella mia...
Le persone della mia vita sono importanti, specialemente le amiche...anzi loro sono un punto imprescindibile, senza il quale nulla ha un senso... Ovviamente non sono tutte uguali...
...Ci sono le conoscenti....
...le amiche un po' di comodo con cui è divertente uscire qualche volta (per fortuna poche...)...
...l'Amica che verrà per la quale hai comunque sempre pronto un posto speciale...
...le Amiche del treno che riescono sempre a farti sorridere anche in una giornata storta... a cui racconti le disgrazie e le cose buffe della giornata e a volte con cui ti apri come se conoscessi da una vita...
...le colleghe che riescono a capirti e con cui condividi non solo l'ufficio ma anche un pezzo importante della tua vita...e che a volte ti capiscono e sanno sempre come farti sentire importante, anche solo con un cuoricino via chat.... e quelle che anche se non ci lavori più insieme senti sempre con piacere perchè sono speciali
...le Amiche che anche se senti poco sai che ci sono e che ti pensano sempre... e per le quali ti senti un po' una carognetta perchè il tempo a disposizione è troppo poco e perchè a volte sei sopraffatta da troppi pensieri che sfuggono le cose importanti..

E poi ci sono loro... la tua forza...le tue anime gemelle... coloro per le quali ti getteresti nel fuoco e che sai che potresti perdere un uomo (uno psycho nel mio caso...) ma il solo pensiero di perdere loro ti fa accapponare la pelle...
...l'ex collega che in batter di ciglia (più o meno il tempo di un paio di sigarette) è entrata nel tuo cuore, per cui hai pianto come una fontana del momento in cui saluti la compagna di scrivania migliore del mondo (...non a caso non divido più un tavolo volentieri con nessun altro) ma che sai che c'è e a cui pensi ogni volta che pensi a Genova...
...l'Amica per la quale non dormi di notte perchè è incasinata e vorresti proteggere e aiutare ma non puoi se non facendole capire che tu ci sei...incasinata ma che la pensi sempre e che se potessi prenderesti tutti i suoi problemi e li faresti evaporare in una bolla di sapone....ma che purtoppo non puoi... perchè non sei wonder woman (mannaggia al mio essere umana!!!!) e puoi solo offrirle la tua Amicizia...
...l'Amica che hai rischiato di perdere per incomprensioni o forse solo perchè in alcuni momenti si ha bisogno di stare da soli ad affrontare i propri problemi... ma che ritrovi e ti accorgi che più di prima ora le sei vicina e la senti vicina...
...l'Amica che c'è sempre stata e che è diventata un punto cardine negli ultimi anni...con cui non serve parlare perchè sa cosa provi...e anche se dovresti essere tu a farle da guida si invertono i ruoli ed è lei a farti da fata madrina...
...l'Amica che semplicemente c'è con il suo ottimismo e la sua positività perchè lei crede sempre che le cose debbano andare bene, e con la sua positività ti contagia... e con cui ridi sempre... perchè ogni volta con lei è tutto più a colori... e con lei non è inusuale prendere un piccione con due fave
...l'Amica che semplicemente c'è...a suo modo, con la sua semplicità, i suoi modi gentili, i suoi silenzi, la sua voglia di proteggerti che ti fa stringere il cuore quando ti dice Se potessi avere un radar per gli idioti lo attiverei per cacciarli e non permettergli di farti del male perchè non te lo meriti e a cui non puoi che volere bene... perchè c'è...nel suo modo discreto...ma non manca mai...
...l'Amica che è la tua Famiglia...da metà della tua vita. Con cui non devi parlare perchè sa già tutto...nel bene e nel male...e per cui nessuno e niente sarà mai alla tua altezza perchè ti mette su un gradino così alto che quasi hai paura a guardare in basso perchè potresti tremare per le vertiggini...

Senza Amiche sarei semplicemente persa...e che dire...se mi sopportate nonostante il mio caratteraccio siete proprio speciali, e questo è il mio modo per ringraziarvi per essere parte della mia vita...

giovedì 10 ottobre 2013

Un po' come Alice

Ho sempre ammirato la storia di Alice nel paese delle meraviglie. Ma ultimamente mi sembra di essere veramente Alice e di vivere in un mondo parallelo.
I corridoi in ufficio mi ricordano il volo della caduta nella tana...e le persone che mi circondano mi ricordano i personaggi della storia..
-il bianconiglio ovvero l'essere assurdo e codardo che Alice decide di seguire a tutti i costi anche se la conducono alla catastrofe...
-lo stregatto che finge di esserle amico mentre non le é di grande aiuto: fugge e ricompaRe quando vuole e si limita a mettere in difficoltà Alice,
-il leprotto Bisestile che é fuori come una mina e si capisce solo lui....- il Brucaliffo che non é di aiuto e continua a chiedrre "chi essere tu"...
- i fiori snob che devono classificare Alice. ..perché se sei diversa da loro non vali la pena
-....

E anche se sarà un po' folle reinterpretare la vita a cartoni animati serve un po' a sdrammatizzare e a tenere vivo il bambino dentro di noi.
Ripensandoci la scelta di assomigliare ad Alice era prevedibile considerando che negli ultimi anni ho organizzato i miei pranzi di non compleanno! !!! E poi per Alice il lieto fine c'é:svegliarsi dal suo incubo di fantasia ed affrontare la realta'. Perché in fondo in fodo forse la realtà non è così male, soprattutto se letta con un po' di ironia e disana fantasia!

Il trucco....la mia coperta di Linus

Ammetto di essere una fan del trucco. Non arrivo ai livelli che se non son truccata non esco di casa (soprattutto al mattino quando la scelta é truccarsi o prendere il treno!!!!) ma penso sia una delle cose che possono migliorare la giornata.
Figlia di una super mamma che quasi non si trucca da bambina mi divertivo a pasticciarmi la faccia prima di andare in doccia...ovviamente con risultati DISASTROSI! Ma per fortuna a furia di esperimenti a volte i risultati son quasi passabili!!!
Ma ci son giorni in cui non é necessario il trucco: perché sei un filo abbronzata e non hai la faccia gialla, oppure semplicemente perché non hai voglia di mettere una mascheta e vuoi che tutto il mondo veda che va tutto storto. Fino a quando ti stanchi di essere troppo esposta alle domande su cosa non va e del perché non sei raggiante. E in quei momenti ti accorgi che l'unica salvezza é ricorrere alla vecchia coperta di Linus....il trucco. Ed ecco che magicamente passi da zero trucco ad un super trucco degno di un servizio fotografico: primer, fondo tinta, cipria, fard, matita, eyeliner, almeno 3 tonalità differenti di ombretto, base del rimmel e rimmel, rossetto.  E da donna sciatta...a faccia da bambolina.
E magicamente tutto migliora: prima di tutto perché amche se hai voglia di piangere non puoi perché altrimenti si rovina il trucco!!! E poi perché se sei truccata nessuno ti chiede cosa non va, perché in questo mondo troppo spesso superficiale basta una maschera per distogliere l'attenzione.  E non c'é niente di meglio e di più versatile del trucco per nascondersi (un po' come gli occhiali per Superman!).
E quindi...perché no...domani si punta la sveglia 5 minuti prima per truccarsi...ma lascio a domani la scelta su quale maschera indossare!

lunedì 7 ottobre 2013

Trenord stimola lo psycho che è in noi

No, non voglio scrivere degli attacchi isterici che ci prendono quando viaggiamo con gli splendidi mezzi pieni di ogni genere di conforto e perfettamente in orario che ci mette a disposizione Trenord...
Voglio soffermarmi sulla gente che prende il treno. Gente più o meno sana di mente (anche se dopo anni che uno fa il pendolare la poca sanità mentale a disposizione di ciascuno viene messa un po' in dubbio...)

Dopo attente considerazioni ho trovato alcune casistiche tipo di viaggiatori:
- i viaggiatori emozionati, ovvero i non pendolari... li riconosci subito per lo sguardo contento e pieno di estasi per il viaggio in treno, sono CONTENTI di prendere il treno... e tu da pendolare provetto li guardi con compassione (va bene emozionarsi con poco, ma qua stiamo proprio esagerando... se sali su un freccia rotta che fai... svieni?!?!!?)
- gli esausti (o Pisoli), ovvero coloro che collassano in catalessi circa 10 secondi dopo aver trovato un tanto agognato posto a sedere (ammetto che questa categoria è la mia preferita, specialmente la mattina quando sono una loro convinta sostenitrice!!!)
- i gruppi di amici chiassosi , cioè quei gruppi che se fai parte della categoria sopra citata eviti come la peste!!!! (qua il mio ego è un po' in difficoltà in quanto le poche volte che non dormo faccio parte di questa categoria)
- la gente normale che se ne sta buona per i fatti propri magari leggendo o giocando al cellulare (e in questo caso... TOGLIETE I SUONI!!! a noi mortali la musichina del vostro gioco non fa proprio piacere!!!!)
- quelli che vogliono renderti partecipe della loro vita cioè quelli che urlano al telefono, o la loro evoluzione: coloro che urlano al telefono e mettono pure il vivavoce no comment!!!
E poi arrivano loro... i miei preferiti... ovvero i nostri psycho personali:
- il ginnasta ovvero colui che notando che se prende il treno alle 7 e lo riprende alle 20 non ha molto tempo per andare in palestra, decide di rimediare facendo sport in treno: percorrere il treno un paio di volte (e io mi chiedo: PERCHE'!!!!!!!)
- le psycho da treno eh si... al femminile perchè è un dato di fatto: questa categoria è femminile e ha gli occhi a palla, un po' come il lupo di Cappuccetto Rosso...per guardarti meglio. Non so se solo io ho la fortuna di incontrare tali persone, ma le riconosci subito: fanno parte dei tuoi discorsi, non nel senso metaforico...ma in quello fisico. Come in una partita di tennis, il loro sguardo e soprattutto la loro testa si sposta da un interlocutore all'altro in base a chi parla per non perdere nemmeno una parola (e prova a non rispondere al volo e vedrai lo sguardo indagatore su di te). Altra caratteristica del genere è che si muovono in branco (giuro non scherzo!!!!) ed è automatico che se ne vedi una anche l'altra è in agguato. Ma il peggio è che poi scovi anche un esemplare maschile... OH MY GOD!!!!!!!!! e ora che siamo circondati che si fa?

Ma per fortuna nel viaggio in treno ci sono le mie amiche di viaggio... simpatiche e soprattutto SANE DI MENTE!!! beh.. quasi... se si considera che una è psicologa (e per definizione... sano e psicologo non vanno d'accordo), uno per non perdere il treno abitando quasi in stazione sale in treno in bici, una narcolettica (ovviamente IO!!!), una che per non arrivare in ritardo suggerisce strane manovre che includono salire sui marciapiedi per evitare i semafori rossi davanti ai carabinieri e soprattutto una che per non farsi stirare in bici una volta arrivata in stazione indossa giubbotto catarinfrangente arancione e attaccata alla borsa una lampadina che lampeggia e pedala incurante del pericolo sulle sue strepitose scarpe super taccate.....