lunedì 11 maggio 2015

L’importante non è la destinazione…ma il viaggio



Spesso si dice che l’importante non è la destinazione, ma il viaggio. Io concordo, ma sottolineo che è fondamentale avere degli ottimi compagni di viaggio.

Quando dico che viaggio da sola la gente mi guarda stupita come se fossi un aliena (ok, del tutto normale non lo sono e sono un pochino verdognola ma ad ET ancora non assomiglio…) e mi chiede “Perche?” “Semplice: un po’ perché se decidi all’ultimo non è facile trovare qualcuno che abbia le ferie, un po’ perché non è facile trovare qualcuno con cui volere viaggiare e un po’ perché con me stessa ci sto bene: non litigo troppo sull’itinerario e sui ritmi da sostenere (e sottolineo il troppo, perché ogni tanto “Io” e “Me medesima” qualche battibecco lo hanno anche loro….).”
La verità è che viaggiare da sola mi piace… poter scegliere al momento la destinazione, il percorso da prendere, essere indipendente e senza vincoli… E soprattutto mi piace nell’avere del tempo per me stessa, per mettermi in gioco, per ascoltare i miei pensieri e per darmi delle risposte o semplicemente per ricaricare le pile e ritrovare il mio equilibrio. Ma oramai che l’equilibrio è stato avvistato (in lontananza…ma almeno la rotta su come raggiungerlo è chiara) è giunto il momento di mettere in disparte i viaggi in solitaria (solo in disparte, perché li reputo comunque molto interessanti) e affrontare anche i viaggi in compagnia. Ovviamente non compagnia a caso ma di gente puramente selezionata.

Vediamo i prerequisiti che i miei compagni di viaggio devono avere:
- Ottimo senso dell’orientamento: perché bisogna pure compensare il mio mancato senso dell’orientamento e la mia totale ignoranza della geografia (da Capriate a Bergamo il dubbio se l’A4 io la debba prendere in direzione Milano o Venezia…mi viene sempre!!!); perché poi con una cartina in mano mi so anche orientare, ma solo dopo che qualcuno mi mette la cartina dalla parte giusta!!!!
- Interessi comuni: in base alla destinazione i requisiti cambiano…al mare serve voglia di stare spiaggiati e a leggere, nelle città d’arte un paio di scarpe comode per scarpinate infinite e alle terme… la voglia di dormire!!!!
- Una spazzola: perché ci sono sempre cose che uno dimentica…e io immancabilmente la spazzola la dimentico. Magari porto 4 felpe in più (si, pure in Egitto ad Agosto…non si sa mai che io possa avere freddo) ma la mia anarchia totale verso l’essere pettinata mi impedisce di mettere in valigia questo strumento di tortura
- Fregarsene di quello che pensano gli altri: perché già me ne succedono di tutti i colori quando sono in versione seria, poi in viaggio in cui lo scazzo regna sovrano le gaffe sono all’ordine del giorno (tipo entrare in tuta e scarpe da tennis consunte al negozio della Clhoè…lascio immaginare la faccia schifata dei commessi….)
- Voglia di ridere: perché una giornata senza ridere è una giornata sprecata… soprattutto in vacanza!
- Pazienza infinita: ovviamente per sopportare la sottoscritta!!!!

Perché in fondo in fondo il viaggio non è altro che la metafora delle vita. È importante riuscire ad affrontarla da soli, ma è bello avere qualcuno al nostro fianco che ci sostenga o che semplicemente ci accompagni. Perché ogni viaggio nuovo è una nuova esperienza che ci regala sempre qualcosa… un po’ come quando fai una strada di montagna: puoi prevedere che ci sarà una curva, ma il paesaggio che vedrai è una sorpresa. E ogni tanto è giusto anche fermarsi un attimo ad ammirarlo perché magari non capiterà mai più...

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