martedì 21 ottobre 2014

La Fenice…Il mio primo tatuaggio


Un segno indissolubile sulla pelle. Qualcosa che a meno di un intervento non puoi cancellare. Qualcosa che ti segna. Qualcosa che al tatto riconosci. Qualcosa di sentito. Qualcosa di tuo. Ecco che cosa è per me il tatuaggio. Non un segno della moda o per uniformarmi alla massa. E con questo spirito oramai un sacco di tempo fa iniziai a pensare di farmi un tatuaggio. A differenza del mio solito non l’ho fatto di getto, ci ho pensato un sacco. (ovviamente potete immaginare quando ho comunicato ai miei che avrei fatto il tatuaggio la faccia schiafata di mia madre, educata dalle Orsoline all’idea della figlia tatuata, e di mio padre che ha commentato “Io me lo sarei fatto a colori, sono più belli” (no, ma parliamone… papino…c’è qualcosa che mi sono persa???) )
Dove farlo? Centrato (amo la simmetria) sulla nuca alla base del collo (potevo non vederlo ma sentire che c’era)
Cosa fare? Non ho mai avuto dubbi: un sole! Perché voglio il sole nella mia vita e ho bisogno di qualcosa che mi ricordi che basta un po’ di luce per illuminare la strada.
E in realtà? Mentre guardavo le immagini del sole sono stata folgorata. Ovviamente il sole è passato in secondo piano e ho optato per una fenice e sullo sfondo il sole. Come avevo fatto a non pensarci prima! Io da sempre affascinata dal significato di animale (tanto che per anni la mia immagine di messanger è stato il Teatro La Fenice con la sua magica storia) non potevo che scegliere la Fenice… il simbolo della rinascita dalle proprie ceneri.
E giunse il momento…Beh, il tatuaggio non puoi mica andare a farlo da sola, per cui mi sono fatta accompagnare da un “amico” tatuato (che come mio solito era l’uomo sbagliato, talmente sbagliato che nella mia classifica degli uomini sbagliati guadagna il posto 0…peggio di così non puoi andare!!!). Il tempo è volato senza alcun dolore, totalmente focalizzata su chi mi stava accanto, che molto gentilmente dopo il tatuaggio mi scrisse “Pensando al tatuaggio ricorderai per sempre le mia mani nelle tue e dal quel ricordo ne trarrai forza”.
PANICO!!!! Il pensiero che il tatuaggio mi avrebbe ricordato chi ha giocato con il mio cuore e i miei sentimenti mi terrorizzava. Ma in parte aveva ragione… a distanza di più di 3 anni toccare il mio tatuaggio mi da’ forza e mi fa nascere un sorriso, ma non di certo per chi mi ha accompagnato. Perché so che io sono un po’ come la Fenice…nonostante tutto mi rialzo e ogni volta sono più forte di prima….

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