venerdì 29 luglio 2022

il femminismo a modo mio

All'alba dei 40 anni sono diventata iper femminista...  studiare e lavorare in un ambiente prevalentemente maschile (e in situazioni passate anche maschilista) mi fa scattare la vena!!!! 

Noi donne non abbiamo bisogno di un occhio di riguardo perché siamo donne. Abbiamo bisogno di essere trattate uguale.
Noi donne non abbiamo bisogno di essere protette. Ce la caviamo da sole. Ci serve protezione nelle situazioni di pericolo in cui anche un uomo ha bisogno di essere protetto.
Noi donne non abbiamo bisogno della quota rosa minima perché altrimenti non arriveremmo. Abbiamo bisogno che ci sia uguaglianza e meritocrazia perché siamo tenaci e capaci e abbiamo tutte le capacità per arrivare in cima da sole grazie ai nostri meriti.
Noi donne non abbiamo bisogno di essere belle per essere considerate e fare strada. Perché possiamo essere belle intelligenti e toste in contemporanea. 
Noi donne non abbiamo bisogno di nascondere il fatto che siamo fragili. Perché la nostra forza sta proprio nell'accettare la nostra fragilità e le nostre debolezze ed andare avanti comunque. A testa alta.

Quindi scusatemi se mi inca..o e non sto zitta ma anche la premura per avere un occhio di riguardo verso il "gentil sesso"... denota ancora tanta tanta strada da fare verso una situazione di effettiva parità. 

Perché io mi ritengo una donna moderna, forte, capace, indipendente, intraprendente, determinata, orgogliosa. E sono stanca di dover lottare ogni giorno per dimostrare di essere all'altezza degli uomini. Anche perché (si...sono presuntuosa, lo so) so di essere meglio di tanti uomini, così come lo sono tante donne che conosco e di cui ho stima.
L'unico vero ostacolo per la realizzazione di noi donne nella maggior parte dei casi siamo noi stesse, la nostra insicurezza e il non sentirsi mai all'altezza (ed essere considerate il sesso debole non aiuta).

Per me oramai è tardi per non essere condizionata da tutto ciò...ma non smettero mai di lottare ed arrabbiarmi perché mi auguro di cuore che le nuove generazioni di Donne possano crescere in un mondo che effettivamente dia loro la possibilità di non sentire alcuna discriminazione, anzi apprezzando la differenza di genere che porta a ottime sincronie e al successo di tutti, indipendentemente dal genere.

giovedì 28 luglio 2022

il silenzio...definizione secondo me...

Leggendo un post di una cara amica mi sono ritrovata a pensare al significato del silenzio, no... non in senso letterale...., ma a cosa significhi per me.
Nella mia vita utilizzo tante accezzioni di silenzio 
- quieto vivere... perché non si parla di politoca e di religione è il mio must!
- arrabbiatura... perché quando parte embolo è meglio contare fino a 10, anche se chi mi conosce un minino mi sgama subito (forse il fatto che a volte conto ad alta voce li aiuta un pochino)
- ignorare... lo so, sono un pochino spocchiosa a volte (passetemi a volte!) Ma capita, anche se più nel passato, che decida di ignorare qualcuno semplicemente perché...non ne vale la pena
- complicità e comprensione... perché quando hai un legame profondo con qualcuno non serve parlare con le parole, basta uno sguardo e tutto viene detto, perché ci sono circostanze in cui non puoi parlare e altre in cui il silenzio veicola un messaggio più forte di qualsiasi cosa la voce possa esprimere.

Ma quello che preferisco è il silenzio ristoratore, per trovare la calma dentro sé stessi. E in questo periodo (chiariamoci, in questo istante non è una condizione stabile!)il silenzio e la noia. E non è una cosa da nulla dato che c'erano periodi in cui cercavo il caos delle gare di motocross per non sentire le urla dei miei pensieri.
E quando finalmente nel silenzio trovi la tua pace è una delle gioie più grandi che ti fa sentore appagata e realizzata... anche se non hai fatto nulla di speciale, ...anche se è andato tutto storto, anche se non è tutto come vorresti (o niente per la precisione)... ma il silenzio ti raggiunge forte come un vento che spazza via un temporale persistente. Forte. Deciso. Sicuro. Rigenerante.

Ma diciamolo, chi mi conosce sa chebil silenzio non è la mia indole naturale. Amo parlare e dire la mia (tranne politica e religione con tutti, no conflitti gratuiti please...). Forse parlo troppo anche di temi profondi e ho un opinione su tutto che esprimo anche in modo troppo prolisso. Ma per queste ragioni non utilizzerò  mai queste tattiche di silenzio
- lasciare intendere... e che cavolo getti il sasso e nascondi la mano? No amico codardo... bisogna avere le palle nella vita e portare avanti le proprie opininioni. Se non lo fai o sei un debole o sai che stai sbagliando... o che sei un vigliacco. E non tollero questi comportamenti (tollerato troppo in passato). Nella vita bisogna metterci la faccia. Lasciamo alla Svizzera la neutralità 
- paura di pensare... e si. Mi sono sentita dire che certi argomenti non si vogliono affrontare. Perche? Perché non si ha le palle di andare oltre alla superficie. Perché aprirsi agli altri è impossibile per persone che non hanno il coraggio di affrontare chi davvero si è e quello che si pensa
- potere.. perché se non parlo non sai nulla di me e posso manipolarti meglio. E queste persone mi fanno un pochino schifo. Col contagocce le informazioni da dare, tutto studiato, tutto pianificato. E a queste persone purtroppo tutto sembra andare bene. O sono tanto brave a fartelo credere. Anche se, dalla mia limitata esperienza, gliene frega talmente poco di chi li circonda, che veramente non vengono toccati da nulla
- risolvere i problemi... ma SVEGLIA!!! Se non parli i problemi rimangono e diventano sempre più grandi! E gli altri come possono capire quello che pensi vuoi e provi? No! La tattica dello struzzo mi manda in bestia! E tirale fuori le palle! Se parli e va tutto male... magari mandi a rotoli tutto, ma la smetti di stare in un limbo che ti divora dentro...
- non si ama parlare... e..no! Troppo lontano da me per poter dare un'opinione 🤣

Amo il silenzio quando non è un arma.
Ci vogliono momenti in cui far riposare le orecchie.
Ma mi spaventa il silenzio che si sente in mezzo alla gente... quello si... quello è come un cancro che cresce e divora le persone creando un mondo di solitudine in mezzo alla gente, persone che parlano senza dire nulla e gente che sente senza ascoltare. Persone che hanno tanto da dire ma che scrivono canzoni che nessuno mai canterà (scusate la parafrasi della cirazione... meglio portare originale)

People talking without speaking
People hearing without listening
People writing songs that voices never share
No one dared
Disturb the sound of silence
"Fools" said I, "You do not know
Silence like a cancer grows
Hear my words that I might teach you
Take my arms that I might reach you"
But my words like silent raindrops fell
And echoed in the wells of silence